Pinacoteca Accademia dei Concordi


Tolomeo Filadelfo e la traduzione dei testi sacri

Pietro Mattoni detto Pietro della Vecchia (Venezia 1605-1678)
Tela, cm 155 x 205
Rif. FA.RO.T0235

Apparteneva alla collezione Silvestri e si trovava esattamente sulla

“facciata di contro alla porta d’in-gresso” nella sala dei dipinti. Per Bartoli (1793) “è opera degna di lode, egregiamente inventata, e colorita sulle vie di Giorgione” di

Pietro Vecchía. Il conte Rinaldo Silvestri (1794) lo elenca con questo nome e lo valuta 26 zecchini. Gli studiosi confermano concordemente il nome del Vecchia tanto è esplicita la caratteristica tendenza del pittore ad un espressionismo eccitato e bizzarro in questa grandiosa rappresentazione. Ruggeri (1972) ha identificato le fonti iconografiche nei cartoni di Raffaello per gli arazzi della Cappella Sistina e ciò riconferma il grande interesse del pittore per il recupero di certi motivi del primo Cinquecento che lo porterà, più che alla falsificazione, alla ripetizione ironica e pungente di modelli giorgioneschi nelle famose e tipiche “teste di carattere”.

E’ comunque una rilettura sempre in chiave melodrammatica, caricata e grottesca che qui stravolge gli elementi raffaelleschi di partenza e si apre ad accenti di fluidità pittorica e di puri valori cromatici nell’episodio della battaglia nel pae-saggio, che rivela chiaramente i rapporti col Maffei. Per il taglio compositivo monumentale, gli atteggiamenti di alcune figure e le consonanze maffeiane, il dipinto risulta strettamente vicino al Mar tirio di San Lorenzo del Musco Civico di Treviso, a Timoclea dinanzi ad Alessandro della National Gallery of Ireland di Dublino, a Davide Uria di collezione privata veneziana, pubblicato da B. Aikema (Pietro Vecchia. A profile, in «Saggi e Memorie di Storia del_ PArte», 14, Firenze 1984, fig. 70), ed ai Geografi di collezione privata (R. Pallucchini, La pittura veneziana del Seicento, Milano 1981, fig.536).

Quindi per la datazione si pensa alla seconda metà del sesto decenmio del secolo, nel periodo della piena maturità dell’artista.

Bibliografia

  1. Bartoli, Le pitture, sculture ed architetture della città di Rovigo, Venezia 1793, p. 253. R. Silvestri, Quadri esistenti in casa Silvestri co loro prezzi secondo l’opinione del Possessore, ms., 1794, c. 4, (Biblioteca dell’Accademia dei Concordi). G. Fiocco, Raccolte del Seminario Vescovile di Rovigo, ms., 1924, n. 10, (Biblioteca del Seminario Vescovile). C. Semenzato, Guida di Rovigo, Vicenza 1966, p. 198. G. M. Pilo, in C. Donzelli-G. M.Pilo, I pittori del Seicento veneto, Firenze 1967, p. 412. U. Ruggeri, Le collezioni pittoriche rodigine, in L’Accademia dei Concordi di Rovigo, Vicenza, 1972, p. 63. R. Pallucchini, La pittura veneziana del Seicento, Milano 1981, p. 177.

A.R. – P.L.F.