Pinacoteca Accademia dei Concordi


Pastorello

Francesco Simoni (1709-1769)
Olio su Tela, cm 45 x 38
Rif. FA.RO.T0684

“La mezza figura d’un giovine Pastore, avente alcuni fiori sul capello, è galante operazione di Domenico Maggiotto Veneziano”. Così Bartoli (1793) ricorda il dipinto nella collezione Silvestri. Il conte Rinaldo (1794) lo elenca col nome del Mag-giotto e lo valuta 2 zecchini. Nell’inventario della collezione è presente tra i “Quadri del Gabinetto”, sempre con il nome di questo pittore piazzettesco. Fiocco (1924) si limita a citare il giudizio di Bartoli. I caratteri stilistici risultano completamente estranei al Maggiotto. Si avverte un particolare influsso della lezione cromatica e luminosa del giovane Tiepolo, che porta decisamente verso lo stile di Francesco Fontebasso e quindi va confermata l’attribuzione di Martini (1964, 1982) a questo pittore. Per lo studioso è una delle opere più belle dedicate dal Fontebasso al mondo dell’infanzia e propone un confronto, che risulta convincente, con il Ritrattino di bimbo con collana, già in collezione privata a Londra, databile intorno al 1750. La Magrini (1988) lo accoglie nella sua monografia sul Fontebasso.

Bibliografia

  1. Bartoli, Le pitture, sculture ed architetture della città di Rovigo, Venezia 1793, p. 257. R. Silvestri, Quadri esistenti in casa Silvestri con i loro prezzi secondo l’opinione del Possessore, ms., 1794, c. 6, (Biblioteca dell’Accademia dei Concordi). Inventario della collezione Silvestri (sec. XIX), n. 190. G. Fiocco, Raccolte del Seminario Vescovile di Rovigo, ms., 1924, n. 18, (Biblioteca del Seminario Vescovile). E. Martini, La pittura veneziana del Settecento, Venezia 1964, p. 189, tav. 189. E. Martini, La pittura del Settecento veneto, Udine 1982, pp. 75, 526. M. Magrini, Francesco Fontebasso, Vicenza 1988, p. 170.

A.R.-P.L.F.