Pinacoteca Accademia dei Concordi


Pastorello

Pietro Longhi (1702-1785)
Olio su Tela, cm 60,5 x 45,5
Rif. FA.RO.T0230

Non si conosce la provenienza. Non è possibile identificarlo con il Pastorello citato da Bartoli (1793) in casa Muttoni come opera del Nogari (Ruggeri, 1972). E’ certo comunque che non apparteneva ai Silvestri perché non è ricordato né da Bartoli, né dal conte Rinaldo e non è presente nell’inventario della collezione.

Quando Fiocco lo vede durante la sua ricognizione del 1924, non ha dubbi nel preferire a Giuseppe Maria Crespi, tanto sono espliciti gli elementi crespiani presenti. Ma Pallucchini, intuendo la natura di questi elementi, lo accosta per affinità di stile al Pastorello in piedi con bastone, all’altro seduto e alla due Pastorelle del Museo Civico di Bassano del Grappa, e li propone tutti nella mostra veneziana del 1946, intitolata I capolavori dei musei veneti, come opere giovanili di Pietro Longhi, databili intorno al 1740 (la Pastorella di Bassano è ripresa dall’ Indovina del Piazzetta eseguita in quell’anno) in un periodo ancora caratterizzato da un forte influsso della lezione appresa alla scuola del Crespi. La critica successiva condivide pienamente l’assegnazione. Quindi questa tela è importantissima perché, insieme alle altre affini e ad alcune opere della collezione Gatti Casazza, illumina il primo periodo del Longhi segnato dall’impronta crespina e dall’attenzione al Piazzetta. La pennellata pastosa che costruisce solidamente la figura e il gioco di luce piuttosto risoluto, fanno pensare che sia anteriore alle opere di Bassano del Grappa, nelle quali è evidente una maggiore scioltezza di modellato (Ruggeri, 1972). Il Longhi mostra fin da questo momento molto interesse per il piccolo e umile mondo circostante e in questo caso fa sentire la sua simpatia per la serenità e lo stupore della fanciullezza. Una replica (cm. 53 x 43) è passata per il mercato antiquario (Finarte, Roma 2 giugno 1983, n. 501).

Esposizioni

Venezia, I capolavori dei musei veneti, Procuratie Nuove, 1946, n. 290.

Bibliografia

  1. Fiocco, Raccolte del Seminario Vescovile di Rovigo, ms., 1924, n. 15, (Biblioteca del Seminario Vescovile). R. Pallucchini, I capolavori dei musei veneti, Venezia 1946, p. 160. G. Fiocco, Una pittura di Pietro Longhi, in “Arte Veneta”, X, 1956, p.207. R. Pallucchini, La pittura veneziana del Settecento, Venezia-Roma 1960, p. 178. T. Pignatti, Pietro Longhi, Milano 1968, pp. 16, 85, 96, fig. 13. U. Ruggeri, Le collezioni pittoriche rodigine, in L’Accademia dei Concordi di Rovigo, Vicenza 1972, p. 99, tav. 78. L. Magagnato-B. Passamani, Il Museo Civico di Bassano del Grappa, Vicenza 1978, p. 73. E. Martini, La pittura del Settecento veneto, Udine 1982, pp. 95, 544. R. Pallucchini, La pittura nel Veneto. Il Settecento, Milano 1996, p. 366.

A.R. – P.L.F.