I CONCORDI DI ROVIGO


Lunedì 15 aprile 2024, ore 18.00

Presentazione del volume “I CONCORDI DI ROVIGO” (Treviso, Antilia, 2024)

Interverranno, con l’autore Pier Luigi BAGATIN, i soci ordinari Adriano MAZZETTI e Antonio LODO

Presso Sala degli stucchi di Palazzo Cezza
per gentile concessione della Fondazione Cariparo


Dalla bandella di copertina

Società letteraria di antica tradizione, fondata dal conte Gaspare Campo negli anni attorno al 1580, l’Accademia dei Concordi conobbe un periodo di straordinaria fioritura nel XVIII secolo grazie all’erudito Girolamo Silvestri (1728-1788) e a Cristina Roccati (1732- 1797), terza donna laureata in filosofia in Europa, che si distinse per la divulgazione della fisica newtoniana.

Pur non avendo ancora e per tutto il Settecento una sede idonea, i Concordi si eressero a punto di riferimento della vita culturale rodigina nell’ambito della Repubblica veneta attraverso cicli di lezioni aperte al pubblico e pubblicazioni, relazioni, articoli, interventi, ora – zioni, discorsi che la comunità di soci ordinari (cioè di Rovigo) e corrispondenti (di fuori città) produceva con apprezzabile continuità e serietà.

La realizzazione del palazzo accademico, voluto caparbiamente nel – la piazza “grande” della città che allora non aveva più di 5.000/6.000 abitanti, proprio dirimpetto alla sede del Comune, segnò nei primi decenni dell’Ottocento un punto di svolta nella vita dell’Accademia, facendola diventare un’istituzione culturale originale nel panorama nazionale per ruolo e responsabilità.

Con il contratto Gnocchi (25 gennaio 1836) l’istituzione concordiana compì infatti un fondamentale passo verso una nuova operatività culturale, che dura tutt’oggi. Per avviare un servizio di pubblica lettura, Accademia e Comune si legavano in una comproprietà «insolidaria, indivisibile, perenne, irrevocabile» di libri, stampe o dipinti, o qualunque altro oggetto spettante a scienze e belle arti che fosse venuto in possesso di uno dei due Enti, con le spese divise a metà, e ogni decisione concordata dai due enti, preservando l’autonomia dell’Accademia sotto il profilo culturale e gestionale.

Rispettosa dei diversi orizzonti spirituali, ideologici, politici, l’Accademia dei Concordi si concentrò sulle attività relative alla biblioteca, alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio documentario, artistico, archeologico, numismatico pervenuto alla comproprietà nel corso del tempo, all’organizzazione di iniziative culturali afferenti alle lettere, alle scienze, alle arti.

Lo studio di Bagatin, sulle orme del fondamentale contributo di Giuseppe Pietropoli (1986), fornisce un approfondimento delle figure e dei momenti salienti della vita dell’Accademia concordiana, nei suoi rapporti con la città di Rovigo e il territorio polesano.