Pinacoteca Accademia dei Concordi


Jefte incontra la figlia

Pietro Mattoni detto Pietro della Vecchia (sec.XVII)
Tavola, cm 30 x 42,8
Rif. FA.RO.T0685

Nell’inventario manoscritto della collezione Silvestri la tavoletta è assegnata a Caravaggio. Sul retro è ancora ben visibile la scritta “Si giudica Michelangelo da Caravaggio”. La movimentata scenetta illustrerebbe il famoso episodio biblico del libro dei Giudici (11, 29-40): “Jefte che incontra la figlia”. Bartoli non la cita in casa Silvestri e quindi è entrata nella collezione dopo il 1793. L’antica attribuzione è evidentemente inaccettabile. Il dipinto rientra nella tipica produzione di Pietro Vecchia, ma presenta una qualità non all’altezza delle opere autografe, che sono caratterizzate da una materia pittorica generalmente più ricca e da una pennellata più fluente. Si tratta quindi di opera della bottega. Va riferita al Mosè ritrovato del Museo Civico di Padova (n. 911) e alla Rissa di collezione romana (B. Aikema, Pietro Vecchia. A Profile, in “Saggi e Memorie di Storia dell’Arte”, n. 14, Venezia 1984, fig. 41) e datata verso il sesto decennio, quando, come osserva Pallucchini (La pittura veneziana del Seicento, Milano 1981, p. 175) l’elemento chiaroscurale comincia a prevalere.

Bibliografia

Inventario della collezione Silvestri (sec. XIX), n. 186.

A.R. – P.L.F.