Pinacoteca Accademia dei Concordi


Deposizione di Cristo

Felice Brusasorci (Copia da)
Olio su Tela, cm 84 x 64
Rif. FA.RO.T0700

«Il raro bozzetto a chiaroscuro finito, esprimente il Redentore portato da pietosi Discepoli alla Sepoltura, è originale lavoro di Federico Baroccio, che servi ad esso per dipingere la tavola, che trovasi in Sinigaglia nella Confraternita di Santa Croce». Così Bartoli (1793) ricorda il quadro nella collezione Silve-stri. Il conte Rinaldo Silvestri (1794) lo elenca con il nome del Barocci e lo valuta 6 zecchini. Nell’inventario della quadreria ritorna il nome del Barocci e la notizia di Sinigaglia. Per Fiocco (1924) è un «monocromo sul fare di N. Bambini».

Si tratta in realtà di una copia della grande tela di Felice Brusasorci eseguita per la chiesa della Madonna di Campagna di Verona.

È una copia di notevole qualità, che per i tocchi di luce in punta di pennello e i fitti crinali spezzati del panneggio fa pensare a Paolo Farinati o alla sua cer-chia, richiamando il disegno con la Deposizione dell’Ermitage (L. Puppi, Appunti su Paolo Farinati, in «Arte Veneta», 1963, p. 110, fig. 121) e quella del Museo di Verona

Bibliografia

  1. Bartoli, Le pitture, sculture ed architetture della città di Rovigo, Venezia 1793, p. 258.
  2. Silvestri, Quadri esistenti in casa Silvestri có loro prezzi secondo l’opinione del Possessore, ms., 1794, c. 6, (Bibliote-ca dell’Accademia dei Concordi) Inventario della collezione Silvestri (sec. XIX), n. 118.
  3. Fiocco, Raccolte del Seminario Vescovile di Rovigo, ms., 1924, n. 36 (Biblioteca del Seminario Vescovile).

A.R.