Pinacoteca Accademia dei Concordi


Cupido
Giuseppe Diamantini (Fossombrone 1621-1705)
Tela, cm 60 x 45
Rif. FA.RO.T0680

il dipinto si trovava sulla “facciata della porta d’ingresso” nella “Sala dei quadri” del palazzo Silvestri. Non esistono problemi attributivi essendo firmato sulla correggia della faretra. Bartoli (1793) lo ricorda così: “Il Quadro con Cupido, che con lo strale ha ferito un cuore, che porta sopra un piattello, è capriccioso lavoro del Cavalier Giuseppe Diamantini Romagnolo, che sul monile adorno di gemme, che porta ad armacollo esso Cupido, lasciò il pittore il suo nome così: DIAMANTINUS F.”. Rinaldo Silvestri (1794) gli assegna il valore di uno zecchino. Lanzi (1816) si riferisce alla testimonianza di Bartoli (il quale ricorda anche un’ Assunta del Diamantini, nella collezione Sil-vestri, non pervenuta) quando scrive che il pittore “più che a chiese è cognito a quadrerie anche per lo Stato Veneto; come a Rovigo e in Verona” Donzelli (1967) e Moscone (1973) lo ricordano fra le opere del pittore, ma riferiscono che è andato perduto. Si conoscono pochi dipinti del Diamantini che fu anche un pregevole incisione, sensibile al Carpioni. Questo, firmato, assume un particolare interesse anche se non può offrire elementi nuovi per la conoscenza della sua cultura emiliana, come osserva Pallucchini (1981). Ammiratore dei Carracci e sensibile al Cantarini, il Diamantini resterà legato alla lezione accademizzante con un gusto netto e lineare della forma, avvicinandosi così alla corrente emiliana attiva a Venezia con Desubleo e Renieri. L’opera può essere accostata alla decorazione del soffitto dell’abside della chiesa veneziana di San Giovanni Crisostomo, raffigurante Il Padre Eterno e putti, eseguita prima del 1674. 

Bibliografia

  1. Bartoli, Le pitture, sculture ed architetture della città di Rovigo, Venezia, 1793, p. 246. R. Silvestri, Quadri esistenti in casa Silvestri con i loro prezzi secondo l’opinione del Possessore, ms., 1794, c. 2, (Biblioteca dell’Accademia dei Concordi). L. Lanzi, Storia pittorica dell’Italia, 1816, t. V . 154. G. Fiocco, Raccolte del Seminario Vescovile di Rovigo, ms., 1924, n. 74, (Biblioteca del Seminario Vescovile). C. Donzelli, in C. Donzelli – G. M. Pilo, I pittori del Seicento veneto, Firenze 1967, pp. 156. L. Moscone, in Dizionario enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani, IV, Torino 1973, p. 139. R. Pallucchini, La pittura veneziana del Seicento, Milano 1981, p. 231.

A.R. – PL.E.