Pinacoteca Accademia dei Concordi


La sepoltura del Cristo 
Pittore veneto (sec.XVI)
Olio su tela, cm 78.5 x 116
Rif. FA.RO.T0693

Non si conosce la provenienza. Molto probabilmente è il dipinto così ricordato da Bartoli (1793) in casa Lenta: “Il Signor morto posto da’ suoi Discepoli nel Sepolcro, presente l’afflitta Madre, San Giovanni, la Maddalena, ec. col pittorico ghiribizzo di Giuseppe d’Arimatea, che sostiene co’ denti un lembo del lenzuolo, è opera pregevole, e bella di Jacopo Tintoretto”. Fiocco (1924) lo attribuisce ad un “manierista veneto dei primi del ‘600”. Il soggetto deriva da una acquaforte di Battista Franco, densa di michelangiolismo, che è stata pubblicata da A. Bartsch (Le peintre graveur, Wien, 1803-1821, vol. XVI, 1818, p. 126, n. 21). Qui la scena è però in controparte perché il pittore, che risulta sconosciuto, l’ha copiata da una copia incisa in controparte nel 1555. La tavoletta assottiglia multistrati

Bibliografia 

  1. Bartoli, Le pitture, sculture ed architetture della città di Rovigo, Venezia 1793, p. 205. G. Fiocco, Raccolte del Seminario Vescovile di Rovigo, ms., 1924, n. 58 (Biblioteca del Seminario Vescovile di Rovigo)

A.R.